Mondo Sospeso - Angelo Ruga

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Nell’ambito delle attività di promozione dell’opera dell'artista Angelo Ruga (Torino 1930 - Clavesana 1999), l’Associazione Culturale Angelo Ruga organizza ad Albissola Marina la mostra retrospettiva MONDO SOSPESO. ANGELO RUGA, negli spazi del MuDA - Centro Esposizioni e della Lavanderia, sede albissolese dell’associazione.

 

La mostra antologica, curata da Daniele Panucci e Davide Servente, costituisce un'importante occasione di approfondimento all'interno delle molteplici azioni di valorizzazione portate avanti dall'associazione culturale, fondata nel 2009 dalla moglie dell'artista, Biagina Baccani, già proprietaria dei locali di via Stefano Grosso che per l'occasione ospitano una sezione dell’esposizione dedicata a una serie di sculture di carta dipinte realizzate dall'artista a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta.

 

Il titolo della retrospettiva lo si deve ad un illuminato passo del compianto Franco Sborgi, nel quale il professore descriveva - in occasione della precedente grande mostra dedicata al pittore (Savona, 2008) - quello di Ruga come un "mondo in sospeso fra onirico, realtà e mito", popolato da una curiosa e variegata galleria di personaggi "liminali", legati in parte alle attività quotidiane e alla terra e al contempo avvolti da un alone di misticismo e sacralità; si pensi in proposito alle suggestive apparizioni nelle tranquille colline piemontesi di imperscrutabili spaventapasseri, maschere carnascialesche, guerrieri e samurai orientali, figli della consapevolezza e delle inquietudini del tempo. Essi vengono prima realizzati in forma di sculture polimateriche negli anni Settanta e poi narrati e riproposti attraverso le poesie, le pitture, le incisioni e le fotografie.

 

Questo incessante processo mitopoietico è il fulcro attorno al quale si snoda la mostra di Albissola, che intende fornire una – il più possibile esaustiva – panoramica della ricerca dell'infaticabile artista piemontese, restituendo un'idea del suo personale universo simbolico e poetico, nel quale è possibile individuare alcuni macrotemi che si sono rivelati particolarmente fortunati o significativi: il cerchio, la collina, la vigna, la figura femminile, l'orrore della guerra, la morte, la poesia, il gioco, l'amore.

 

La proposta allestitiva si prefigge, come una sintesi narrativa, di mettere in evidenza l'evolversi delle soluzioni formali e stilistiche del maestro Ruga attraverso alcuni tematismi particolarmente cari all'artista o alla critica – come i già citati Spaventapasseri, i Giochi d'amore o le Bimbe di Terezin – accompagnati da materiali inediti e rievocativi che arricchiranno l'esperienza di visita.

 

Volta a rivalutare in modo critico e storiografico la vasta e poliedrica ricerca di Angelo Ruga, la mostra è anche l'occasione per presentare al pubblico ligure l'ultimo grande sforzo dell'associazione: la pubblicazione della prima monografia sull'artista (Angelo Ruga. Sulla soglia del labirinto, una coedizione Gli Ori - Albertina Press), curata da Luca Bochicchio e frutto di anni di attente ricerche condotte tra Torino, Calice, Clavesana e naturalmente Albissola.  

 

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| ANGELO RUGA

Angelo Ruga nasce nel 1930 a Torino, dove tra il 1948 e il 1957 si forma presso il Liceo Artistico e l’Accademia Albertina. Dipinge paesaggi torinesi, alternando viaggi di formazione nel centro-sud d’Italia: Umbria, Lucania e Puglia. Viene ingaggiato come calciatore professionista dalla squadra di Albissola Marina (Savona), dove si trasferisce e vive dal 1954 al 1956. Qui ha l’opportunità di entrare in contatto con gli esponenti dell’avanguardia artistica nazionale e internazionale; fra questi, Asger Jorn nel 1954 lo ritrae in un dipinto a olio conservato oggi al Museum Jorn di Silkeborg (Danimarca). Esordisce nel 1955 con una mostra personale alla Galleria Sant’Andrea di Savona, presentato da Emilio Zanzi. Nel 1960 a Milano partecipa alla mostra del Premio Apollinaire (vinto quell’anno da Bepi Romagnoni).

 

Dal 1957 la pittura paesaggistica di Ruga si carica progressivamente di valenze espressive vicine all’informale gestuale, con echi di surrealismo biomorfico. Nel decennio successivo, i paesaggi si popolano di personaggi e maschere (spaventapasseri, arlecchini, soldati) che negli anni Settanta escono dai quadri per diventare sculture polimateriche, nelle quali elementi plastici in legno e ceramica convivono con resti organici e oggetti residuali della cultura contadina. Vive tra Albissola e la collina di Mongreno, Torino.

 

Si concentra sempre più sulle visioni del paesaggio agreste e la sua pittura si fa via via più astratta, sorretta dalla forza sintetica della linea e da campiture cromatiche pure e piatte. Nascono i cicli delle “Colline”, degli “Insetti”, dei “Giochi” (1985-1990), dei “Paesaggi immaginari” (1990-1996).

Nel 1993 si trasferisce definitivamente nelle Langhe, a Clavesana (Cuneo), dove si spegne nel 1999.

 

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| ASSOCIAZIONE CULTURALE ANGELO RUGA

Scopo statutario dell’Associazione Angelo Ruga è custodire, valorizzare e promuovere l’opera di Angelo Ruga e la promozione di iniziative di carattere culturale, sul territorio delle Langhe e delle Albissole.

Dal 2009 l’Associazione svolge, in relazione e in rapporto con enti pubblici e privati e del settore no profit, attività di catalogazione di tutte le opere pittoriche, scultoree e grafiche dell’artista nonché di promozione e divulgazione dell’opera di Angelo Ruga.

L’ Associazione Angelo Ruga promuove mostre ed eventi culturali anche non riferiti all’opera dell’artista e, nello specifico, mostre collettive e personali di artisti contemporanei, residenze per curatori e residenze d’artista.

Le mostre collettive e personali, oltre ad esporre l’opera di artisti già affermati, sono un’occasione per promuovere artisti emergenti. Le residenze per curatori sono lo strumento che l’Associazione Angelo Ruga ha scelto di utilizzare, al fine di riattivare una riflessione che non solo contempli la memoria dell’artista scomparso, ma le permetta di rivivere, attualizzarsi, arricchirsi e ampliarsi.

Le residenze per curatori e le residenze d’artista, presso le strutture di Clavesana e Albissola, sono uno strumento per valorizzare il lavoro di artisti emergenti, offrendo un’importante occasione di sviluppo professionale e di relazione con i territori.

L’Associazione ha sede ad Albissola Marina e Clavesana.

 

 

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