RASSEGNA PAROLE UBIKATE IN MARE

 

PAROLE UBIKATE IN MARE 

 

PAROLE UBIKATE IN MARE 

LUNEDI 31 AGOSTO ORE 21,15
PIAZZA LAM

“Io ho il nasone, l’ossessione per il denaro e, per motivi regionali, sono psichicamente contorto, racconto storielle sulle mie tragedie… Vuoi vedere che sono già ebreo a mia insaputa?” – Dario Vergassola

“Sono contro ogni nazionalismo. Per me l’ebreo è uno straniero in mezzo agli stranieri. Così dovremmo essere tutti. L’essere umano è uno straniero in mezzo ad altri stranieri.” – Moni Ovadia

Il saggio Moni Ovadia tiene una lezione sull’ebraismo a Dario Vergassola e lui, da buon ligure, risponde e interpreta. Scopre di essere, per affinità, molto più vicino agli ebrei di quanto credesse in precedenza. Il cinismo caustico di Vergassola si lega allo humour tutto yiddish di Ovadia producendo uno scambio dal ritmo serrato in cui si demoliscono luoghi comuni con un’ironia disarmante.

Così i due autori affrontano questo viaggio che, da dentro le pieghe dell’umorismo, arriva a parlare di attualità e antisemitismo, di intolleranza, razzismo, Olocausto, del bisogno di confini e del loro superamento: nato su un palcoscenico in occasione dell’omonimo spettacolo teatrale, questo libro racconta di come l’incontro fra due mondi diversi, quello della filosofia di Moni Ovadia e della comicità di Vergassola, possa dare vita a una riflessione pungente, necessaria, fondamentale e su come, nella società in cui viviamo, alla disperata ricerca di differenze si possa rispondere, magari ridendo, con una carrellata di cose che abbiamo in comune. 

 

 

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Inizia la Undicesima edizione del Festival Parole ubikate in mare – edizione 2020
il prestigioso Festival letterario estivo della Liguria

Tre lunedì sera con 6 autori in Piazza Lam/Piazza Vittorio Veneto ad Albissola Marina
Ore 21,15 Ingresso gratuito
In caso di pioggia gli incontri verranno rimandati a nuova data a fine agosto
Direzione artistica Renata Barberis
A cura della Libreria Ubik e del Comune di Albissola Marina


Parole Ubikate in mare 2020
(Dedicato a Luis Sepúlveda)

Anche quest'anno, noi della Libreria Ubik e del Comune di Albissola Marina, anche se per poche date, volevamo esserci. Il virus, le difficoltà per organizzare il Festival in una piazza troppo piccola per rispettare il distanziamento, ci hanno indotto a organizzare la rassegna in una piazza quattro volte più grande: Piazza Lam/Vittorio Veneto. La piazza e la via adiacente verranno liberate delle auto per soli tre lunedì sera (per non creare troppi disagi), per permettere i tre grandi eventi del festival, seguendo al contempo le severe normative di accesso e di distanziamento previste.
Libertà-incontro-rinascita: tre parole chiave che tessono il fil rouge del festival e degli autori di quest'anno. Le limitazioni delle libertà vissute in questo tempo hanno messo in luce le conflittualità della parola incontro: da una parte la paura e il pericolo, la percezione dei nostri simili come 'contagio'; dall'altra l'assenza, che nel tempo diventa mancanza, desiderio e bisogno di confrontarsi. In questo periodo di ritorno nelle strade e nelle piazze (come in queste tre serate del Festival) stiamo prendendo forse definitivamente consapevolezza del senso ultimo dello stare insieme, della 'vita plurale' (con le parole di Massimo Recalcati), del 'bisogno di confini ma anche del loro superamento' (con le parole di Dario Vergassola e Moni Ovadia), dei 'valori comunitari presenti nella nostra Costituzione' (con le parole di Gad Lerner e Marco Revelli). In altri termini, che solo nell'incontro con l'altro esiste la possibilità di rinascere.

Come disse un altro scrittore cileno (anche lui, come Sepúlveda, vicino a Salvador Allende nel momento in cui un popolo dell'America Latina cercava un riscatto sociale e politico): 

"Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno."
(Pablo Neruda)

 

PAROLE UBIKATE IN MARE